Comune di Siena: Sistema Informativo Territoriale

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Piano Strutturale: Progetto di Piano

 

Norme Tecniche di Attuazione

Art. 74. Obiettivi specifici per il Sistema di Paesaggio delle Colline Sabbiose e relativi Sottosistemi


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1. Il PS assume quali obiettivi per l'intero Sistema di Paesaggio delle Colline Sabbiose:

  1. a) incrementare la consistenza della vegetazione autoctona, operando con modalità differenziate negli impluvi e nei versanti ed ove possibile in contiguità con l'attuale distribuzione delle compagini boschive;
  2. b) assicurare il mantenimento di un elevato livello di qualità delle relazioni percettive tra insediamenti, antichi e recenti, e contesto paesaggistico, tenendo conto della particolare rappresentatività e tipicità di questo Sistema di Paesaggio;
  3. c) incrementare la presenza delle colture arboree, in particolare di olivo, sui ripiani e in generale vicino agli edifici, storici e non, allineati o sparsi lungo i crinali, contrastando i fenomeni di espansione dei seminativi e delle aree incolte;
  4. d) tutelare i terrazzamenti e le sistemazioni agrarie tradizionali;
  5. e) estendere le forme di fruizione pedonale e ciclabile dei paesaggi agrari di maggiore qualità.

2. Nel Sottosistema dello Sperone di Siena vengono perseguiti i seguenti obiettivi specifici:

  1. a) promuovere un progetto unitario di riqualificazione dello spazio suburbano, inteso come area di pertinenza paesistica e basamento figurativo della cinta muraria, in una logica di complementarietà con il sistema delle aree verdi interne alle mura;
  2. b) prevedere nuove aree di trasformazione integrata esclusivamente in aderenza o prossimità di insediamenti compatti esistenti, curando in particolare la qualità percettiva delle fasce di contatto con il territorio rurale;
  3. c) incentivare la riconversione colturale dei seminativi e dei vigneti in pendenza, la manutenzione degli assetti agricoli, la eliminazione degli incolti;
  4. d) promuovere attività compatibili con gli assetti edilizi e paesaggistici delle valli verdi interne alle mura;
  5. e) contribuire a evidenziare il passaggio dalla collina sabbiosa a quella argillosa (Malamerenda).

3. Nel Sottosistema dei Crinali di Belcaro, degli Agostoli e di Monastero vengono perseguiti i seguenti obiettivi specifici:

  1. a) incentivare la manutenzione degli assetti agricoli e la riconversione dei seminativi, nonché la promozione dell'oliveto intorno agli edifici storici e nei versanti sabbiosi;
  2. b) assicurare la particolare tutela dei ripiani sabbiosi corrispondenti ai crinali e ai versanti visibili da Siena, conservando la qualità degli assetti edilizi e delle pertinenze, nonché limitando la costruzione di nuovi edifici residenziali;
  3. c) escludere le previsioni di nuove aree di trasformazione integrata.

4. Nel Sottosistema dei Crinali dell'Osservanza, di Vignano e di Santa Regina vengono perseguiti i seguenti obiettivi specifici:

  1. a) incentivare la manutenzione degli assetti agricoli e la riconversione dei seminativi, nonché la promozione dell'oliveto intorno agli edifici storici e nei versanti sabbiosi;
  2. b) assicurare la particolare tutela dei ripiani sabbiosi corrispondenti ai crinali e ai versanti visibili da Siena, conservando la qualità degli assetti edilizi e delle pertinenze, nonché limitando la costruzione di nuovi edifici residenziali;
  3. c) prevedere nuove aree di trasformazione integrata esclusivamente in aderenza o prossimità di insediamenti compatti esistenti, curando in particolare la qualità percettiva delle fasce di contatto con il territorio rurale.

5. Nel Sottosistema dei Crinali delle strade Massetana e Grossetana vengono perseguiti i seguenti obiettivi specifici:

  1. a) incrementare la consistenza della vegetazione autoctona oppure, in alternativa favorire il recupero delle fitocenosi arboree;
  2. b) incentivare la riconversione a colture arboree degli incolti e dei seminativi sui versanti sabbiosi.

6. Nel Sottosistema delle Colline del Bozzone vengono perseguiti i seguenti obiettivi specifici:

  1. a) ampliare la consistenza della vegetazione autoctona, assicurandone la connettività con la vegetazione igrofila.
  2. b) conservare la qualità degli assetti edilizi e delle pertinenze, in particolare intorno alle grandi fattorie ed agli aggregati storici, escludendo previsioni di aree di trasformazione integrata;
  3. c) incentivare la riconversione degli incolti e dei seminativi sui versanti sabbiosi, la coltivazione dell'oliveto intorno agli edifici storici e nei versanti sabbiosi, nonché la coltivazione del vigneto in forme appropriate alla morfologia;
  4. d) evitare la separazione fisica e visiva tra il resede degli edifici ed il territorio circostante.

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