Il territorio della UTOE n. 2 comprende l'insediamento urbano che si è sviluppato a nord del Centro Storico immediatamente a ridosso della Città Murata. La sua struttura insediativa è cresciuta dagli inizi del secolo scorso fino al secondo dopoguerra, dapprima utilizzando come riferimento spaziale gli assi viari che si dipartivano dalle Porte della città, ma poi procedendo ad una densificazione che ha finito per interessare virtualmente l'intera superficie dell'UTOE.

Nel complesso l'impianto urbanistico risulta ampiamente consolidato e presenta elevati valori posizionali, architettonici e immobiliari che ne hanno favorito l'ascesa sia in termini socio-economici che sotto il profilo funzionale. Ciò ha prodotto, nel corso del tempo, una significativa concentrazione di residenti, di offerta di lavoro, di servizi alla persona e di funzioni di livello superiore, e l'insieme di tali fenomeni fa sì che tale area venga percepita, almeno in parte, come una estensione "naturale" del Centro Storico.

Il sistema della mobilità è caratterizzato da una significativa commistione di flussi di penetrazione e di flussi di attraversamento indirizzati verso il Centro Storico. Ne conseguono rilevanti problemi di congestione e di difficoltà di accesso, dal momento che tale contesto insediativo, essendo luogo d'attività prevalente della popolazione, risulta ormai caratterizzato dalla avvenuta saturazione dell'offerta di parcheggio. Per migliorare l'accessibilità al Centro Antico sono stati realizzati tre impianti di risalita meccanizzata (Costone, S. Francesco, Ex Sita). Per effetto di un processo di urbanizzazione che ha occupato nel tempo i pochi suoli disponibili, l'area presenta evidentemente un basso livello di naturalità. Ne consegue dunque una particolare rarità di parchi, giardini e altre aree verdi, e al tempo stesso il valore strategico che queste ultime possono assumere nella attivazione di politiche di riqualificazione.

A fronte delle criticità e delle potenzialità che emergono dalla descrizione precedente il PS ha definito per questa area un complesso articolato di obiettivi e, conseguentemente, di politiche che puntano rispettivamente:

1. a) ad allontanare le funzioni incompatibili o incongruenti;
2. b) ad incentivare le iniziative di recupero del patrimonio abitativo con cui contrastare la tendenza al declino demografico tipica delle aree centrali;
3. c) ad estendere ad alcune particolari aree le politiche urbane già sperimentate nel Centro Storico (con la ZTLo il Piano della distribuzione e della localizzazione delle funzioni), o di prossima elaborazione (come ad esempio il Piano di indirizzo e di regolazione degli orari);
4. d) a riorganizzare la mobilità introducendo dei filtri di ingresso anticipati rispetto a quelli già previsti per il Centro Storico quali, ad esempio, il potenziamento della offerta di sosta in prossimità degli impianti di risalita.

In stretto collegamento con la decisione di riconoscere a parte di questo insediamento lo status di "Centro Storico" si dispongono alcune scelte qualificanti del PS, tra cui è possibile segnalare in primo luogo l'intenzione di promuovere il recupero edilizio e funzionale di edifici che al momento sono sotto-utilizzati, e che invece potrebbero consentire di incrementare la presenza di residenti stabili in misura significativa.

Analogamente conviene richiamare le iniziative che puntano al proseguimento dell'attività di manutenzione e restauro del patrimonio storico, anche attraverso la ricerca di forme di incentivazione in grado di motivare residenti o investitori esterni.

In stretta sinergia con le azioni appena richiamate si colloca poi la scelta di incrementare la dotazione e la qualità degli spazi pubblici presenti localmente, anche attraverso la creazione di elementi di centralità urbana che potrebbero insediarsi al posto di funzioni ritenute incompatibili o incongruenti, e il cui trasferimento verrebbe appunto favorito dalla disciplina del nuovo piano.

L'elevata pressione insediativa cui già oggi è sottoposta questa UTOE ha consigliato il contenimento della nuova edificazione e, più in generale, anche la previsione di nuovi interventi di recupero, con una manovra complessiva che punta semplicemente a rimpiazzare i flussi in uscita della popolazione residente a seguito di limitati fenomeni di decentramento. Coerentemente con tale politica le iniziative ispirate a garantire la sostenibilità delle scelte di piano riguardano soprattutto il potenziamento della offerta di aree verdi, che nel complesso dovrebbe essere ben più che raddoppiata, e un consistente miglioramento della accessibilità, dovuto al miglioramento degli impianti di risalita alla città storica e alla realizzazione di nuove aree attrezzate per la sosta.