Scandolaia corrisponde ad un insediamento sparso nel quale sono comprese parti connotate da differenti caratteri tipologici, diverso valore storico e testimoniale e pregio architettonico, appartenente comunque ad un contesto di rilievo paesistico ed ambientale da tutelare e valorizzare; sono presenti inoltre terrazzamenti e ciglionamenti, da conservare integralmente o ripristinare nelle parti degradate.
Prevalentemente si tratta di edifici e spazi aperti per i quali sono previsti interventi di ristrutturazione edilizia; sono ammessi per le sole residenze esistenti interventi di addizione volumetrica fino ad un massimo del 30% della superficie lorda di pavimento esistente e comunque non superiore a 70 mq.; ove la superficie lorda di pavimento esistente risultasse inferiore a 100 mq. è comunque consentito un ampliamento di 30 mq. Nel caso di interventi di addizione volumetrica il proponente la trasformazione certifica, in accordo con le competenti autorità, la disponibilità della risorsa e l'adeguatezza della rete di approvvigionamento a soddisfare il fabbisogno idrico. In caso di inadeguato dimensionamento della rete di approvvigionamento il proponente dovrà soddisfare tale fabbisogno mediante l'attivazione di specifiche derivazioni idriche e/o opere di captazione delle acque di falda, valutandone altresì l'impatto sul sistema idrogeologico e tenendo conto della necessità di riservare le acque di migliore qualità al consumo umano.
Nei seguenti punti sono evidenziati gli specifici contesti connotati da maggiore interesse e rilievo per i quali si prevedono interventi orientati ad assicurarne la salvaguardia.
Edificio di origine storica (355p) e annesso (355a), trasformato in residenza, che si attestano lungo la via di Scandolaia; pur avendo perso parte del loro valore testimoniale, la loro presenza caratterizza ancora l'aggregato.
Interventi ammessi: ristrutturazione edilizia, con le precisazioni e prescrizioni di cui al comma 1 dell'art. 59.
Il complesso è formato da due edifici, di cui solo l'annesso (358a) è ancora da recuperare. Tale edificio è parzialmente crollato, ma presenta un impianto interessante, con un'ampia parte porticata.
Interventi ammessi: ristrutturazione edilizia, con le precisazioni e prescrizioni di cui al comma 2 dell'art. 59, per l'annesso 358a, nel quale è consentita la ricostruzione della porzione crollata nonché un ampliamento limitato - non superiore al 30% della Slp esistente e comunque non superiore a 50 mq. di Slp - purché ciò non ne comprometta le caratteristiche fondamentali, nel rispetto delle tecniche costruttive, dei materiali e delle finiture tradizionali ed a condizione che il progetto sia definito anche in stretta relazione alle caratteristiche dell'edificio principale, nel rispetto di materiali, tecniche e finiture coerenti a tale contesto; ristrutturazione edilizia, con le precisazioni e prescrizioni di cui al comma 1 dell'art. 59, per l'edificio principale (358p).
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