L'aggregato di Padonchia corrisponde ad un insediamento formatosi secondo il principio insediativo in cresta nel quale sono comprese parti connotate da differenti caratteri tipologici, diverso valore storico e testimoniale e pregio architettonico, appartenente comunque ad un contesto di rilievo paesistico ed ambientale da tutelare e valorizzare.
Prevalentemente si tratta di edifici e spazi aperti per i quali sono previsti interventi di ristrutturazione edilizia; sono ammessi per le sole residenze esistenti interventi di addizione volumetrica fino ad un massimo del 30% della superficie lorda di pavimento esistente e comunque non superiore a 70 mq.; ove la superficie lorda di pavimento esistente risultasse inferiore a 100 mq. è comunque consentito un ampliamento di 30 mq.
Sono inoltre consentiti alcuni puntuali interventi di nuova edificazione, per i quali si rimanda alle prescrizioni dell'Abaco per il tipo residenziale 3 di cui all'art. 174 (in ciascuna delle quattro aree indicate con il tratteggio di colore magenta è previsto un unico lotto).
Nei seguenti punti sono evidenziati gli specifici contesti connotati da maggiore interesse e rilievo per i quali si prevedono interventi orientati ad assicurarne la salvaguardia.
Questo nucleo è costituito da alcuni annessi.
Il primo (321p) - un essiccatoio a sviluppo verticale - è quello più interessante ed il meglio conservato. Il secondo (321a) è una capanna di buona fattura e di alto valore testimoniale, da recuperare prestando particolare cura alla individuazione di una destinazione d'uso compatibile con la struttura. Il terzo (321b) è simile al precedente ma è già stato oggetto di trasformazione. Il quarto (321c) è un essiccatoio di qualità non peculiare, molto alterato.
Interventi ammessi: ristrutturazione edilizia, con le precisazioni e prescrizioni di cui al comma 1 dell'art. 59.
Si tratta di un edificio frutto dell'aggregazione di più corpi di fabbrica, tra cui quello della Chiesa di San Michele Arcangelo.
La porzione 325p è ad uso abitativo, in mattoni e pietra a vista e di tre piani fuori terra. Anche se le decorazioni appaiono abbastanza trasformate, mantiene una configurazione fedele a quella originale.
La Chiesa (326p), già restaurata, presenta integrazioni dell'apparato murario in pietra. Le coperture sono state sostituite, così come soglie e mostre, oggi in elementi di pietra serena.
Il fabbricato 327p è rimasto con caratteristiche originarie e possiede rilevante valore testimoniale. Si trova in discrete condizioni di conservazione.
Interventi ammessi: restauro e risanamento conservativo, con le precisazioni e prescrizioni di cui al comma 1 dell'art. 58, per l'edificio e la pertinenza.
Il complesso è formato dall'assemblaggio di diversi volumi, in muratura di pietre a vista e con coperture tradizionali in coppi e tegole, già recuperato e parzialmente trasformato.
Interventi ammessi: ristrutturazione edilizia, con le precisazioni e prescrizioni di cui al comma 2 dell'art. 59.
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