Regolamento Urbanistico
Norme tecniche di attuazione
Capo I Centro antico
Art. 122 Criteri specifici di intervento
1. Sugli edifici del centro antico di Monterchi ricadenti all'interno delle aree indicate nelle tavv. "Usi del suolo e modalità d'intervento ed attuazione" come Centro Antico, oltre alle disposizioni generali di cui al precedente art. 53 ed alle prescrizioni riferite a ciascun tipo d'intervento prescritto, anche le indicazioni riportate ai commi successivi.
2. Intonaci esterni:
- - dovranno essere realizzati con tecnica tradizionale e applicati a mestola e comunque eseguiti con malta moderatamente cementizia; il colore degli intonaci dovrà essere quello naturale dell'impasto o comunque ottenuto con l'aggiunta di colore minerale nell'impasto stesso per adeguarlo alla tonalità della malta delle vecchie murature;
- - nei casi frequenti di murature miste a elementi irregolari è prevista la rabboccatura, eseguita con impasti del tipo descritto e con la mestola usata a rasare l'eccesso di malta; si dovrà evitare di sottolineare il contorno degli elementi che sporgono naturalmente dal piano ideale del muro;
- - non è ammessa l'intonacatura delle pareti in bozze squadrate di pietra; le eventuali pietre angolari non dovranno essere trattate diversamente dalla restante superficie muraria e perciò non dovranno essere lasciate a vista nel caso di edifici intonacati;
- - la finitura delle le superfici murarie intonacate - anche se in tracce - non potrà essere alterata lasciando la muratura faccia a vista;
- - non sono ammessi intonaci a legante plastico o con inerti quali graniglia o polvere di marmo, né rivestimenti di alcun genere; è ammessa la tinteggiatura degli intonaci di tipo civile con colori a base di calce o ai silicati con tonalità tradizionali.
3. Vani di porte e finestre e nicchie:
- - non dovranno essere alterati; in particolare dovranno essere salvaguardati le dimensioni, i materiali e le finiture, comprese quelle ottenute con l'impiego del colore sull'intonaco;
- - le finiture degli stipiti e dei davanzali, in mancanza di elementi pregevoli di recupero o di nuovi di idoneo materiale e di buona fattura, dovranno essere realizzate con le tradizionali soglie di pietra arenaria collocate a raso dell'intonaco;
- - non sono ammesse architravi in cemento.
4. Infissi:
- - gli infissi originari di finestre e porte esterne, ove non possano essere restaurati, dovranno essere ricostruiti in legno mantenendo forme e colori propri della tradizione;
- - l'installazione di persiane o di portelloni su edifici che ne sono privi, è ammessa solo con l'utilizzo di tipi e colori ricorrenti e di modelli tradizionali e già utilizzati nel contesto;
- - non sono ammessi infissi in alluminio anodizzato ed in plastica o altro materiale con finitura analoga, né avvolgibili e rotolanti.
5. Coperture:
- - gli aggetti non potranno essere modificati alterando la sporgenza preesistente; non è ammessa l'aggiunta di pensiline e di elementi di decorazione e protezione delle aperture formati da parti di coppi inseriti nelle murature, non appartenenti alla tradizione locale;
- - nelle coperture le strutture di pregio quali capriate o travi decorate dovranno essere mantenute utilizzando al più tecniche di restauro strutturale; ove già esista la gronda in lastre di pietra, essa dovrà essere mantenuta ed eventualmente reintegrata nelle dimensioni esistenti; nel caso si debba procedere alla sua ricostruzione assieme al tetto si potrà ricorrere all'uso di lastre di arenaria in piano, usate come casseforme a perdere, nelle forme e nelle dimensioni riscontrabili negli edifici circostanti;
- - il manto di copertura deve essere mantenuto nella materia e nel tipo esistente anche nel caso di rinnovo parziale o totale; da questa norma sono esclusi i casi in cui il manto di copertura sia costituito da materiali diversi dalla pietra e dal cotto, dove si dovrà ricorrere alla sostituzione con lastre in pietra o coppi e tegole in laterizio o materiale analogo alla pietra per forma e per cromia;
- - i comignoli esistenti di fattura tradizionale dovranno essere conservati; alle loro caratteristiche materiche e formali dovranno ispirarsi i nuovi camini; quelli presenti di forma "moderna" dovranno essere ricostruiti con lo stesso criterio.
6. Inferriate e recinzioni:
- - per la realizzazione di inferriate, ringhiere e staccionate dovranno essere assunti a modello gli esemplari tradizionali esistenti nel territorio del Comune di Monterchi; recinzioni in muratura sono consentite solo se ad integrazione ed in continuità con muri esistenti, oppure se le recinzioni in muratura costituiscano già il tipo prevalente in un dato contesto; in relazione agli ingressi, si deve evitare l'impiego di cancellate e pilastri di sostegno eccedenti per dimensioni e tipologia il loro ruolo e funzione; per tutte le eventuali opere murarie devono essere utilizzati materiali e tecniche tipici locali; non sono consentite recinzioni o partizioni all'interno di un'area di pertinenza in origine unitaria.
7. Terrazze e giardini pensili:
- - dovranno essere oggetto di speciale manutenzione e valorizzazione in quanto "invarianti" del paesaggio urbano storico;
- - le pavimentazioni delle terrazze dovranno rispettare le tecniche tradizionali;
- - è ammessa la realizzazione di pergolati privi di copertura impermeabile nelle terrazze.
8. La definizione dettagliata dei precedenti elementi potrà essere oggetto di uno specifico Piano del Colore per il centro antico, strumento utile ad integrare e potenziare il profilo del Borgo come elemento identitario del territorio comunale. Il progetto, oltre a quanto sopra precisato, dovrà tenere conto delle indicazioni contenute nel successivo articolo nel quale sono evidenziati in particolare alcuni contesti omogenei di rilievo.
9. Non è consentita la realizzazione di annessi a servizio della residenza come definiti all'art. 13 nei punti da l. a n.
Art. 123 Prescrizioni specifiche riferite a singole unità edilizie o a più edifici omogenei
La Rocca (schede di rilievo n. 001, 002, 003, 011) e gli edifici prospicienti piazza Umberto I (schede di rilievo n. 004-009)
Tutti gli edifici di questo gruppo sono stati ricostruiti a seguito del terremoto e presentano gradi diversi di trasformazione. La parte della Rocca risulta maggiormente trasformata e gli edifici che la compongono rappresentano ricostruzioni dei fabbricati originari (falsi storici), mentre la cortina di edifici della piazza conserva ancora gran parte del proprio valore storico-testimoniale.
Quest'area riveste particolare importanza per il fatto di costituire il "nocciolo" di Monterchi, il nucleo identitario del centro antico, il cui carattere di riconoscibilità deve essere conservato. Qualunque intervento qui operato dovrà mirare a conferire unitarietà all'intorno e dovrà essere in grado di sottolineare il carattere rappresentativo di questo spazio, mettendo in luce i valori storici presenti.
Interventi ammessi: restauro e risanamento conservativo per gli edifici della Rocca, con le precisazioni e prescrizioni di cui al comma 2 dell'art. 58; restauro e risanamento conservativo per gli edifici prospicienti la piazza, con le precisazioni e prescrizioni di cui al comma 1 dell'art. 58; ristrutturazione edilizia nel caso dell'edificio individuato con il numero 008, con le precisazioni e prescrizioni di cui al comma 2 dell'art. 59.
Municipio (scheda di rilievo n. 010)
Il palazzo sede del Municipio rappresenta un interessante esempio di architettura moderna inserito nel tessuto storico del Borgo.
Ad oggi, la sua configurazione originale è parzialmente compromessa dalla tamponatura del loggiato al primo piano, intervento che modifica in maniera sensibile il rapporto tra pieni e vuoti del volume e ne trasforma la fisionomia.
In un'ottica di restauro filologico degli spazi del centro è quindi opportuno ripristinare la configurazione del progetto originale dell'architetto Giovanni Michelucci.
Interventi ammessi: restauro e risanamento conservativo, con le precisazioni e prescrizioni di cui al comma 2 dell'art. 58.
Edifici di via Roma (schede di rilievo n. 080-084)
Questo gruppo corrisponde al fronte strada affacciato sulla parte alta di via Roma.
È in questo caso necessario predisporre un intervento unitario volto a ripristinare gli intonaci e i colori tradizionali.
Interventi ammessi: ristrutturazione edilizia, con le precisazioni e prescrizioni di cui al comma 2 dell'art. 59.