LOCALITÀ: La Ghilla
ZONA: La Ghilla
TAVOLA: d 4
TIPOLOGIA DELL'INTERVENTO: vedi scheda 443 PRG - RU
GEOLOGIA E LITOLOGIA: depositi alluvionali recenti di fondovalle (b2)
GEOMORFOLOGIA: assenza di elementi significativi
AMBITI FLUVIALI: l'area risulta interna all'ambito fluviale B del Torrente Riccianello
ESONDAZIONI E CONTESTO IDRAULICO: l'area è ricompresa nelle fasce storiche di esondazione inventariate dall'ufficio idrografico di Pisa, con episodi di allagamento per sormonto o rottura di argini, segnalata dagli uffici competenti.
PENDENZE: area con pendenze comprese tra 0-5%
IDROGEOLOGIA: falda ad una profondità pari a circa 4
ml dal
p.c.
CLASSE DI PERICOLOSITÀ GEOLOGICA: l'area rientra in classe 3 - pericolosità geologica media (instabilità dinamica per cedimenti e cedimenti differenziali e liquefazione)
CLASSE DI PERICOLOSITÀ IDRAULICA: l'area ricade in classe 4 - pericolosità idraulica elevata (area soggetta a fenomeni di esondazione)
CLASSE DI FATTIBILITÀ: si assegna classe IV di fattibilità
NOTE E PRESCRIZIONI: CLASSE II:: Per gli interventi ricadenti in tale classe è prescritta l'esecuzione di un'idonea indagine geognostica ai sensi del
D.M. 11/03/1988, mirata alla definizione delle caratteristiche complessive dell'area e delle proprietà litostratigrafiche e fisicomeccaniche dei terreni di fondazione. Il supporto dovrà essere completato da puntuali valutazioni dell'interazione terreno-struttura, dei cedimenti assoluti e differenziali e dovrà essere previsto il calcolo del coefficiente di sicurezza relativo alla liquefazione dei terreni.
CLASSE I:V:i Individua situazioni a rischio elevato ottenibili ipotizzando qualsiasi tipo di utilizzazione che non sia puramente conservativa e/o di ripristino.
Eventuali proposte e/o richieste edificatorie di tali aree potranno essere consentite solo dopo la presentazione di uno studio idraulico utilizzando un evento di piena con Tr = 200 anni, mirato alla valutazione del rischio in aree esterne a quelle del
PAI
R4, in cui dovrà essere effettuato un rilievo topografico di dettaglio e progettazione delle eventuali opere di messa in sicurezza, previo parere favorevole dell'Autorità Idraulica Competente (Provincia di Arezzo) che dovrà coordinare le richieste autorizzative degli organi territoriali di controllo idraulico di grado superiore (
U.R.T.A.T.)
In assenza di studi idraulici mirati alla verifica della pericolosità e zonazione idraulica, in tali aree sono consentiti esclusivamente interventi a basso impatto sull'edificato esistente quali restauro e risanamento conservativo, manutenzione ordinaria e straordinaria e la ristrutturazione edilizia senza aumento di superficie coperta, di volume e di carico urbanistico.