LOCALITÀ: Mariotto
ZONA: Mariotto
TAVOLA: d 4
TIPOLOGIA DELL'INTERVENTO: vedi scheda 298 PRG - RU
GEOLOGIA E LITOLOGIA: Unità del Macigno - membro di Lippiano [MAC3] e depositi alluvionali terrazzati (b3)
GEOMORFOLOGIA: assenza di elementi significativi
AMBITI FLUVIALI: l'area risulta nella quasi totalità interna all'ambito fluviale B del Torrente Padonchia eccetto per porzione nord-occidentale che risulta esterno a tale ambito
ESONDAZIONI E CONTESTO IDRAULICO: l'area posta alla quota inferiore di circa 304.0
s.l.m. è ricompresa nelle fasce storiche di esondazione inventariate dall'Ufficio Idrografico di Pisa, con episodi di allagamento per sormonto o rottura di argini, segnalata dagli uffici competenti.
PENDENZE: area con pendenze comprese tra 0-5%
IDROGEOLOGIA: falda ad una profondità di circa 4
ml dal
p.c.
CLASSE DI PERICOLOSITÀ GEOLOGICA: l'intera area ricade in classe 2b - pericolosità geologica bassa (instabilità dinamica per cedimenti e cedimenti differenziali e liquefazione)
CLASSE DI PERICOLOSITÀ IDRAULICA: l'area risulta nella quasi totalità in classe 4 -pericolosità idraulica elevata, eccetto per la porzione nord-occidentale che ricade in classe 2 - pericolosità idraulica bassa
CLASSE DI FATTIBILITÀ: si assegna classe IV di fattibilità, ad esclusione del lembo nord-occidentale caratterizzato da classe II
NOTE E PRESCRIZIONI:
CLASSE II::
Per gli interventi ricadenti in tale classe è prescritta l'esecuzione di un'idonea indagine geognostica ai sensi del
D.M. 11/03/1988, mirata alla definizione delle caratteristiche complessive dell'area e delle proprietà litostratigrafiche e fisicomeccaniche dei terreni di fondazione.
Il supporto dovrà essere completato da puntuali valutazioni dell'interazione terreno-struttura, dei cedimenti assoluti e differenziali e dovrà essere previsto il calcolo del coefficiente di sicurezza relativo alla liquefazione dei terreni.
CLASSE IVi: Individua situazioni a rischio elevato ottenibili ipotizzando qualsiasi tipo di utilizzazione che non sia puramente conservativa e/o di ripristino.
Si specifica che è in corso di definizione lo studio sulla pericolosità idraulica dell'asta fluviale ad opera della Provincia di Arezzo e del
DICA di Perugia.
Eventuali proposte e/o richieste edificatorie di tali aree potranno essere consentite solo dopo la presentazione di:
- * studio idraulico sopra citato e progettazione delle opere di messa in sicurezza, previo parere favorevole dell'Ufficio Regionale Tutela dell'Acqua e Territorio.
- * studio idraulico utilizzando un evento di piena con Tr = 200 anni, mirato alla valutazione del rischio in aree esterne a quelle del PAI
R4, in cui dovrà essere effettuato un rilievo topografico di dettaglio e progettazione delle eventuali opere di messa in sicurezza, previo parere favorevole dell'Autorità Idraulica Competente (Provincia di Arezzo) che dovrà coordinare le richieste autorizzative degli organi territoriali di controllo idraulico di grado superiore U.R.T.A.T.
Successivamente all'approvazione del progetto
DICA, nel caso in cui le aree interessate dagli interventi ricadano all'interno della zonazione
PAI
R4, dovrà essere inoltre ottenuto il parere favorevole dell'Autorità di Bacino sulla coerenza degli interventi di messa in sicurezza anche per ciò che concerne le aree adiacenti.
In assenza degli studi idraulici sopra indicati mirati alla verifica della pericolosità e zonazione idraulica, in tali aree sono consentiti esclusivamente interventi a basso impatto sull'edificato esistente quali restauro e risanamento conservativo, manutenzione ordinaria e straordinaria e la ristrutturazione edilizia senza aumento di superficie coperta, di volume e di carico urbanistico.