INTERVENTO: PA1
LOCALITÀ: Pantaneto
TAVOLA: d 4
ZONA: Pantaneto
TIPOLOGIA DELL'INTERVENTO: area extraurbana esistente
GEOLOGIA E LITOLOGIA: Subsintema di M. Rotondo, depositi alluvionali recenti di fondovalle, terrazzati e depositi antropici
GEOMORFOLOGIA: assenza di elementi significativi
AMBITI FLUVIALI: la porzione sud-occidentale dell'area è interna all'ambito fluviale B del Torrente Centena
PENDENZE: area con pendenze comprese tra 5-20%
ESONDAZIONI E CONTESTO IDRAULICO: la porzione sud-occidentale è ricompresa nelle fasce storiche di esondazione inventariate dall'ufficio idrografico di Pisa, con episodi di allagamento per sormonto o rottura di argini, segnalata dagli uffici competenti.
IDROGEOLOGIA: presenza di falda a quote comprese tra 5-30
m. da
p.c.
CLASSE DI PERICOLOSITÀ GEOLOGICA: l'area settentrionale ricade in classe 2a - pericolosità geologica bassa, la porzione centro-settentrionale rientra in classe 2b - pericolosità geologica bassa (contatto tra litotipo a caratteristiche fisico-meccaniche diversi), mentre la porzione sud-occidentale e meridionale rientra in classe 3 - pericolosità geologica media (depositi alluvionali in zona sismica suscettibili di densificazione)
CLASSE DI PERICOLOSITÀ IDRAULICA:
La complessità morfologica della vallecola ed i consistenti interventi antropici effettuati per la realizzazione dell'area industriale si riflettono sulla zonazione idraulica che risulta rappresentata da tutte le classi previste dalla
D.C.R. 94/85 e D.C.R 12/2000.
L'area settentrionale ricade in classe 1- pericolosità idraulica irrilevante, quella centrale rientra in classe 2- pericolosità idraulica bassa, le restanti porzioni in classe 3 - pericolosità idraulica media e in classe 4 pericolosità idraulica elevata, per le fasce prossime al corso d'acqua.
CLASSE DI FATTIBILITÀ: si assegnano classi II, III e IV di fattibilità
PRESCRIZIONI:
CLASSE II: Per gli interventi ricadenti in tale classe è prescritta l'esecuzione di un'idonea indagine geognostica ai sensi del
D.M. 11/03/1988, mirata alla definizione delle caratteristiche complessive dell'area e delle proprietà litostratigrafiche e fisicomeccaniche dei terreni di fondazione. Il supporto dovrà essere completato da puntuali valutazioni dell'interazioni terreno-struttura e dei cedimenti assoluti e differenziali.
Per le porzioni di depositi alluvionali suscettibili di densificazione il supporto dovrà essere completato da puntuali valutazioni del coefficiente di sicurezza relativo alla liquefazione dei terreni.
CLASSE IIIi e IVi: Individua situazioni a rischio elevato ottenibili ipotizzando qualsiasi tipo di utilizzazione che non sia puramente conservativa e/o di ripristino.
Si specifica che è in corso di definizione lo studio sulla pericolosità idraulica dell'asta fluviale ad opera della Provincia di Arezzo e del
DICA di Perugia.
Eventuali proposte e/o richieste edificatorie di tali aree potranno essere consentite solo dopo la presentazione di:
- * studio idraulico sopra citato e progettazione delle opere di messa in sicurezza, previo parere favorevole dell'Ufficio Regionale Tutela dell'Acqua e Territorio.
- * studio idraulico utilizzando un evento di piena con Tr = 200 anni, mirato alla valutazione del rischio in aree esterne a quelle del PAI
R4, in cui dovrà essere effettuato un rilievo topografico di dettaglio e progettazione delle eventuali opere di messa in sicurezza, previo parere favorevole dell'Autorità Idraulica Competente (Provincia di Arezzo) che dovrà coordinare le richieste autorizzative degli organi territoriali di controllo idraulico di grado superiore U.R.T.A.T.
Successivamente all'approvazione del progetto
DICA, nel caso in cui le aree interessate dagli interventi ricadano all'interno della zonazione
PAI
R3 e R4, dovrà essere inoltre ottenuto il parere favorevole dell'Autorità di Bacino sulla coerenza degli interventi di messa in sicurezza anche per ciò che concerne le aree adiacenti.
In assenza degli studi idraulici sopra indicati mirati alla verifica della pericolosità e zonazione idraulica, in tali aree sono consentiti esclusivamente interventi a basso impatto sull'edificato esistente quali restauro e risanamento conservativo, manutenzione ordinaria e straordinaria e la ristrutturazione edilizia senza aumento di superficie coperta, di volume e di carico urbanistico.
NOTE: Per gli approfondimenti di contenuto geomeccanico e per le indagini in situ (D42, D43, D126, S10) si rimanda alla carta dei sondaggi di base - T5 del Piano Strutturale aggiornata al 2007 (Tavola 11).
Nell'area PA1 sono stati realizzati rilievi topografici di dettaglio mirati all'effettiva delimitazione dell'ambito B e A1 del
T. Centena; si allega alla presente scheda la Carta degli Ambiti di Pantaneto (Tavola 7).