INTERVENTO: LV4 - ATPC1
LOCALITÀ: le Ville
TAVOLA:d 1 e d 4
ZONA: Fascia a sud delle Ville
TIPOLOGIA DELL'INTERVENTO: piano complesso d'intervento
GEOLOGIA E LITOLOGIA: depositi alluvionali recenti di fondovalle
GEOMORFOLOGIA: assenza di elementi significativi
AMBITI FLUVIALI: l'area risulta esterna all'ambito fluviale B del Torrente Cerfone ad eccezione della porzione sud-orientale e sud-occidentale
ESONDAZIONI E CONTESTO IDRAULICO: per l'area in esame sono stati inventariati dall'ufficio idrografico di Pisa episodi storici di esondazioni eccezionali, con episodi di allagamento per sormonto o rottura di argini, segnalata dagli uffici competenti.
PENDENZE: area di fondovalle con pendenze contenute entro il 5%
IDROGEOLOGIA: falda ad una profondità variabile da circa 2
ml a 10
ml dal p.c
CLASSE DI PERICOLOSITÀ GEOLOGICA: l'area ricade in classe 3 - pericolosità geologica media (depositi alluvionali in zona sismica suscettibili di densificazione e liquefazione)
CLASSE DI PERICOLOSITÀ IDRAULICA: l'area ricade quasi totalmente in classe 3 -pericolosità idraulica media, ad eccezione della porzione sud-orientale estrema e della porzione sud-occidentale ricadente in n classe 4 -pericolosità idraulica alta
CLASSE DI FATTIBILITÀ: si assegnano classi III e IV di fattibilità
PRESCRIZIONI: CLASSE III: Per gli interventi ricadenti in tale classe è prescritta l'esecuzione di un'idonea indagine geognostica ai sensi del
D.M. 11/03/1988, mirata alla definizione delle caratteristiche complessive dell'area e delle proprietà litostratigrafiche e fisico-meccaniche dei terreni di fondazione. Il supporto dovrà essere completato da puntuali valutazioni dell'interazione terreno-struttura, dei cedimenti assoluti e differenziali e dovrà essere previsto il calcolo del coefficiente di sicurezza relativo alla liquefazione dei terreni.
CLASSE IIIi e IVi: Individua situazioni a rischio elevato ottenibili ipotizzando qualsiasi tipo di utilizzazione che non sia puramente conservativa e/o di ripristino.
Si specifica che è in corso di definizione lo studio sulla pericolosità idraulica dell'asta fluviale ad opera della Provincia di Arezzo e del
DICA di Perugia.
Eventuali proposte e/o richieste edificatorie di tali aree potranno essere consentite solo dopo la presentazione di:
- * studio idraulico sopra citato e progettazione delle opere di messa in sicurezza, previo parere favorevole dell'Ufficio Regionale Tutela dell'Acqua e Territorio.
- * studio idraulico utilizzando un evento di piena con Tr = 200 anni, mirato alla valutazione del rischio in aree esterne a quelle del PAI
R4, in cui dovrà essere effettuato un rilievo topografico di dettaglio e progettazione delle eventuali opere di messa in sicurezza, previo parere favorevole dell'Autorità Idraulica Competente (Provincia di Arezzo), che dovrà coordinare le richieste autorizzative degli organi territoriali di controllo idraulico di grado superiore (U.R.T.A.T.).
Successivamente all'approvazione del progetto
DICA, nel caso in cui le aree interessate dagli interventi ricadano all'interno della zonazione
PAI
R3 e R4, dovrà essere inoltre ottenuto il parere favorevole dell'Autorità di Bacino sulla coerenza degli interventi di messa in sicurezza anche per ciò che concerne le aree adiacenti.
Si evidenzia inoltre che gli interventi previsti all'art. 166 del RU potrebbero liberare definitivamente dal vincolo idraulico tutta la fascia posta alla base della S.S. 221.
In assenza degli studi idraulici sopra indicati mirati alla verifica della pericolosità e zonazione idraulica, in tali aree sono consentiti esclusivamente interventi a basso impatto sull'edificato esistente quali restauro e risanamento conservativo, manutenzione ordinaria e straordinaria e la ristrutturazione edilizia senza aumento di superficie coperta, di volume e di carico urbanistico.
NOTE: Si allegano alla presente scheda di fattibilità gli approfondimenti di contenuto geomeccanico e le indagini in situ P25 appositamente effettuate (Tavola 12).