PRESCRIZIONI:
CLASSE II: Per gli interventi ricadenti in tale classe è prescritta l'esecuzione di un'idonea indagine geognostica ai sensi del
D.M. 11/03/1988, mirata alla definizione delle caratteristiche complessive dell'area e delle proprietà litostratigrafiche e fisicomeccaniche dei terreni di fondazione. Il supporto dovrà essere completato da puntuali valutazioni dell'interazione terreno-struttura, dei cedimenti assoluti e differenziali e dovrà essere previsto il calcolo del coefficiente di sicurezza relativo alla liquefazione dei terreni.
RISCHIO IDRAULICO
Ai sensi dell'art. 35 del Piano Strutturale è stato effettuato uno studio idrologico-idraulico finalizzato alla definizione di dettaglio dei livelli di rischio che ha interessato la sola area di nord-est prossima al ponte di Mercatale.
A tal fine sono stati realizzati rilievi topografici particolareggiati mirati all'effettiva delimitazione dell'ambito B del
T. Cerfone; si allega alla presente scheda la Carta degli Ambiti B di Mercatale ME3 (Tavola 6).
Per la corretta definizione del pericolo idraulico è stato effettuato uno studio utilizzando un evento di piena con Tr = 200 anni mirato alla valutazione del rischio in aree esterne a quelle del
PAI
R4, ricadenti all'interno dell'ambito B del
T. Cerfone, in classe di pericolosità idraulica 3 in cui è stato effettuato un rilievo topografico di dettaglio (Tavola 9).
In queste porzioni sono state effettuate una serie di verifiche e di valutazioni idrauliche che hanno consentito una zonazione idraulica dettagliata e l'individuazione delle fasce di rischio e delle aree ad esse esterne.
La zonazione delle aree di esondazione è stata effettuata attraverso la verifica topografica puntuale delle massime quote di esondazione raggiunte durante l'evento duecentennale (Tavola 8).
Poiché non sono previsti riporti di terreno o opere di sbarramento aventi la funzione di contenimento al deflusso delle acque di piena non sono state predisposte ripartizioni del carico idraulico per mancanza d'interventi strutturali e conseguenti livelli di rischio producibili nelle aree adiacenti.
CLASSE IVi: Individua situazioni a rischio elevato ottenibili ipotizzando qualsiasi tipo di utilizzazione che non sia puramente conservativa e/o di ripristino.
In tali aree sono consentiti esclusivamente interventi a basso impatto sull'edificato esistente quali restauro e risanamento conservativo, manutenzione ordinaria e straordinaria e la ristrutturazione edilizia senza aumento di superficie coperta, di volume e di carico urbanistico.
Per le restanti porzioni dell'intervento valgono le considerazioni di seguito riportate.
CLASSE IVi: Individua situazioni a rischio elevato ottenibili ipotizzando qualsiasi tipo di utilizzazione che non sia puramente conservativa e/o di ripristino.
Si specifica che è in corso di definizione lo studio sulla pericolosità idraulica dell'asta fluviale ad opera della Provincia di Arezzo e del
DICA di Perugia.
Eventuali proposte e/o richieste edificatorie di tali aree potranno essere consentite solo dopo la presentazione di:
- * studio idraulico sopra citato e progettazione delle opere di messa in sicurezza, previo parere favorevole dell'Ufficio Regionale Tutela dell'Acqua e Territorio.
- * studio idraulico utilizzando un evento di piena con Tr = 200 anni, mirato alla valutazione del rischio in aree interne a quelle del PAI
R4, in cui dovrà essere effettuato un rilievo topografico di dettaglio e progettazione delle eventuali opere di messa in sicurezza, previo parere favorevole dell'Autorità Idraulica Competente (Provincia di Arezzo) che dovrà coordinare le richieste autorizzative degli organi territoriali di controllo idraulico di grado superiore, rispettivamente dell'U.R.T.A.T. e dell'Autorità di Bacino del Fiume Tevere
Successivamente all'approvazione del progetto
DICA, nel caso in cui le aree interessate dagli interventi non ricadano all'interno della zonazione
PAI
R3 e R4, dovrà essere ottenuto il parere favorevole della sola autorità idraulica competente sulla coerenza degli interventi di messa in sicurezza anche per ciò che concerne le aree adiacenti.
In assenza degli studi idraulici sopra indicati mirati alla verifica della pericolosità e zonazione idraulica, in tali aree sono consentiti esclusivamente interventi a basso impatto sull'edificato esistente quali restauro e risanamento conservativo, manutenzione ordinaria e straordinaria e la ristrutturazione edilizia senza aumento di superficie coperta, di volume e di carico urbanistico.
NOTE: Per gli approfondimenti di contenuto geomeccanico e per le indagini in situ (D5, D6, D46, D47, D128, D144, P23, P24, S12) si rimanda alla carta dei sondaggi di base - T5 del Piano Strutturale aggiornata al 2007 (Tavola 11).