Comune di Siena: Sistema Informativo Territoriale

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Piano Strutturale

Titolo II. Le trasformazioni nei progetti delle UTOE

Art. 142. Delimitazione delle UTOE

1. Ai fini di assicurare un'equilibrata distribuzione delle dotazioni necessarie alla qualità dello sviluppo territoriale, il Piano strutturale individua le Unità Territoriali Omogenee Elementari (UTOE) così come indicate nella Tav. C.5.09.

2. Per ogni UTOE è prevista una dotazione complessiva di spazi pubblici e riservati alle attività collettive, esistenti ed in previsione, commisurati all'entità degli insediamenti residenziali, nella misura minima inderogabile di 18 mq per abitante, come stabilito dall'art. 3 del D.M. 2 aprile 1968 n. 1444.

3. Per le UTOE n. 4, n. 6 e n. 9, interessate da insediamenti industriali e artigianali, si prevede una dotazione minima inderogabile di spazi pubblici o riservati alle attività collettive, in misura del 10% della superficie destinata ai nuovi insediamenti, così come stabilito dall'art. 5 co. 1 del D.M. n. 1444/1968.

4. Per le UTOE n. 1, n. 2, n. 3, n. 4, n. 5, n. 6, n. 7, n. 9, n. 10 e n. 11 interessate da insediamenti a carattere commerciale e direzionale si prevede una dotazione minima inderogabile di spazi pubblici o riservati alle attività collettive in misura dell'80% della SLP degli edifici previsti, così come stabilito dall'art. 5 co. 2 del D.M. n. 1444/1968.

5. Per le UTOE del territorio aperto, caratterizzate da ridotta compagine demografica e da una bassa densità abitativa, è garantita la dotazione minima di legge relativamente agli standard urbanistici, con esclusione di quelli relativi all'istruzione. Gli stessi saranno garantiti nelle UTOE confinanti. In particolare la UTOE n. 8 Arbia-Bozzone fa riferimento alle dotazioni di servizi delle UTOE 7 Le Scotte, mentre la UTOE n. 12 di Lecceto e la UTOE n. 13 Belriguardo fanno capo alle dotazioni delle UTOE n. 5 Siena nord e alla UTOE n. 11 Costafabbri-Costalpino.

Art. 143. Dimensionamento degli interventi nelle UTOE e specificazioni di urbanistica commerciale

1. L'articolazione degli interventi relativi alla localizzazione delle nuove funzioni residenziali, terziarie (direzionale, commerciale e di servizi alla persona), ricettive, industriali e artigianali in ogni singola UTOE si basa sulla seguente ripartizione:

Dimensionamento degli interventi nelle UTOE
FUNZIONI RESIDENZIALE TERZIARIO RICETTIVO INDUSTRIALE E ARTIGIANALE
UTOE Primario + Secondario (Abitanti) Primario + Secondario (Mc) Edilizia Speciale (Posti letto) Edilizia Speciale (Mc) Slp. (Mq) Slp. (Mq) Sc (Mq)
1. Sito Unesco 560 85.000 50 5.000 7.000 0 0
2. Propaggini nord 495 75.000 0 0 1.000 0 0
3. Propaggini sud 585 90.000 50 5.000 1.000 0 0
4. Massetana - Cerchiaia 65 10.000 0 0 56.000 6.000 33.000
5. Siena Nord 390 60.000 50 5.000 86.000 2.000 0
6. Stazione Toselli 430 65.000 250 25.000 78.000 0 5.000
7. Le Scotte 1315 200.000 400 40.000 84.000 500 0
8. Arbia - Bozzone 175 30.000 0 0 0 0 0
9. Città dell'Arbia 2730 410.000 500 50.000 40.000 6.500 30.000
10. Coroncina 430 65.000 150 15.000 1.000 0 0
11. Costafabbri - Costalpino 535 80.000 50 5.000 1.000 3.000 0
12. Lecceto 30 5.000 0 0 0 0 0
13. Belriguardo 140 25.000 0 0 0 0 0
TOTALE 7880 1.200.000 1.500 150.000 355.000 18.000 68.000

2. Ai fini della disciplina della urbanistica commerciale, sono da considerare:

  1. a) esercizi commerciali di vicinato (Edv) quelli aventi superficie di vendita non superiore a mq 250;
  2. b) strutture di vendita medio-piccole (Smp) gli esercizi commerciali aventi superficie di vendita superiore a 250 mq e non superiore a 800 mq;
  3. c) strutture di vendita medio-grandi (Smg) gli esercizi commerciali aventi superficie di vendita superiore a 800 mq. E non superiore a 1500 mq;
  4. d) grandi strutture di vendita (Gsv) quegli esercizi commerciali aventi superficie di vendita superiore a 1500 mq;
  5. e) centro commerciale una media o grande struttura di vendita costituita da più esercizi commerciali inseriti in una struttura a destinazione specifica che usufruiscono di infrastrutture comuni e spazi di servizio gestiti unitariamente; in assenza di entrambi i suddetti requisiti non si configura come centro commerciale l'insieme di esercizi commerciali pur ubicati nel medesimo organismo edilizio. In particolare in strutture a destinazione non esclusivamente commerciale.

3. Per le strutture commerciali di cui al comma precedente il RU definisce le esigenze in materia di parcheggi sulla base del seguente prospetto

Strutture commerciali: esigenze in materia di parcheggi
Tipologia commerciale Superficie da destinare a parcheggio di relazione mq/mq di Sv
Esercizi di vicinato alimentari e non alimentari: Sv fino a 250 mq 1.0 mq
Medio piccole strutture di vendita non alimentari: Sv > 250 e fino a 800 mq 1.5 mq
Medio piccole strutture di vendita alimentari: Sv > 250 e fino a 800 mq 1.75 mq
Medio grandi strutture di vendita non alimentari: Sv > 800 e fino a 1500 mq 1.75 mq
Medio grandi strutture di vendita alimentari: Sv > 800 e fino a 1500 mq 2.0 mq
Grandi strutture di vendita non alimentari di tipo C: Sv > 1500 e fino a 5000 mq 2.0 mq
Grandi strutture di vendita alimentari di tipo C: Sv > 1500 e fino a 5000 mq 2.5 mq
Grandi strutture di vendita non alimentari di tipo B e A: Sv > 5000 mq 2.5 mq
Grandi strutture di vendita alimentari di tipo B e A: Sv > 5000 mq 3.0 mq

4. Nel centro storico, al fine di sviluppare e migliorare la rete commerciale, è ammesso monetizzare i suddetti standard nel caso di cambio di destinazione d'uso per gli esercizi di vicinato, nonché per le medio-piccole nuove strutture e per gli ampliamenti delle grandi strutture esistenti.

5. Il RU definisce l'articolazione delle superfici commerciali in funzione delle tipologie di cui al precedente co. 2, tenendo conto della vigente programmazione regionale in materia.

Art. 144. Strategie di sviluppo delle UTOE

1. La descrizione delle strategie di sviluppo nelle UTOE è contenuta nelle schede di seguito riportate.