Art.189 - Area V1: Lecceto: parco bosco, V2: Belcaro: parco bosco

1. Destinazione d'uso: attività agricola e boschive guidate tendenti alla conservazione della flora spontanea e alla ricostituzione di un habitat vegetale stabile, alla conservazione e ricostruzione delle colture storiche e dei corsi d'acqua. Nell'area interessata dall'ex cava di inerti dovrà essere previsto il recupero di una morfologia, quanto più possibile riunita a quella preesistente la cava, attraverso il deposito di terre di scavo successivo impianto di essenze arboree tipiche della zona. Tale intervento sarà realizzato secondo un progetto rispondente ai requisiti richiesti dalla classe di fattibilità geologica assegnata dal genio civile.
2. Sono vietati tutti gli interventi di nuova costruzione anche di annessi per l'attività agricola ed orticole. Per gli edifici sul patrimonio edilizio esistente sono consentiti interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro e risanamento conservativo secondo le prescrizioni contenute nella deliberazione G.R. 914/97 relativa alle aree soggette al vincolo del sistema delle aree protette a, b, c. All'interno del bosco andranno sistemate aree alberate, radure per il gioco e la sosta, aree della disegno chiaramente leggibile, (identificate sulle tavole "Usi e modalità di intervento" rispettivamente con lettere a,v,p), percorsi pedonali, ciclabili e per equitazione. Per le aree alberate "a" e per i percorsi di uso pubblico si veda il comma 4 dell'art.53
   Riguardo alle insule coltivate della Montagnola è da perseguire il mantenimento. la cura ed il restauro delle tracce significative del promiscuo e soprattutto di piante arboree di notevoli dimensioni, evitando la semplificazione della maglia dei campi e l'avanzamento del bosco nelle radure.
3. Strumento di intervento: piano paesistico con recupero ad usi ricreativi della cava presente nell'area del Lecceto. Obiettivo del Piano è oltre alla conservazione rendere il parco parzialmente fruibile al pubblico. Necessità di individuare un percorso ciclabile città-parco, in modo da creare un più stretto collegamento e perciò una più diretta fruizione del parco da parte dei cittadini.