Comune di Siena: Sistema Informativo Territoriale

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Piano Regolatore Generale

Norme Tecniche di Attuazione


ATTENZIONE: Dal 6 Aprile 2011 il presente Piano Regolatore Generale del Comune di Siena non è più vigente.
Con la pubblicazione del Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 14 del 06/04/2011 infatti, questo strumento è stato sostituito dal Regolamento Urbanistico e la consultazione su queste pagine rimane solo ed esclusivamente a fini di studio.
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Art.123 - Sottozone Ra*: residenziali esistenti di interesse storico

  1. Nelle sottozone Ra*: Samoreci, Castelvecchio, Provenzano, Onda 1, Onda 2, Onda 3, Ex Tiratoi di Fontebranda, Vallepiatta 2, S. Prospero, Ravacciano 3, Ravacciano 4, Valli, Petriccio 2, S. Miniato gli interventi dovranno mantenere la regola insediativa esistente, osservando le norme specifiche che seguono. Per gli edifici contrassegnati da asterisco*, valgono in generale le norme dell'art. 112.
  2. Ra* Samoreci: resti del Castellare chiuso attorno alla piazzetta di Samoreci.
    L'intervento dovrà garantire il restauro delle mura, il ripristino degli spazi scoperti privati con la demolizione degli edifici che li hanno occupati, la sistemazione a giardino pubblico dello spazio scoperto che si affaccia su piazza Santo Spirito.
    • destinazione d'uso: residenze urbane, giardino pubblico, servizi sociali e ricreativi, negozi e bar;
    • tipi di intervento: manutenzione ordinaria (escluso intervento del tipo a10), manutenzione straordinaria (escluso interventi del tipo b9, b10, b11, b12), restauro esteso agli spazi scoperti, risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia (interventi del tipo e1, e4, e5 con mantenimento delle facciate) dell'attuale cinema per destinarlo ad esercizi di vicinato - a tale scopo è ammesso l'incremento della Snp per effetto della suddivisione altimetrica della sala mantenendo la lettura della doppia altezza per una superficie non inferiore ad 1/15 del nuovo impalcato;
    • strumento di intervento: intervento edilizio diretto.
  3. Ra* Castelvecchio: nucleo (castellare) chiuso attorno ad una piazzetta.
    L'intervento dovrà garantire il ripristino del rapporto tra spazi coperti e scoperti attraverso l'eliminazione di alcuni volumi e la risistemazione delle aree liberate.
    • destinazione d'uso: residenze urbane; negozi e bar
    • tipi di intervento: manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, risanamento conservativo con demolizione senza ricostruzione di alcuni volumi, restauro degli arconi che segnano l'ingresso, sistemazione del suolo
    • strumento di intervento: intervento edilizio diretto e piano urbanistico attuativo relativo all'intero complesso per il risanamento conservativo e la demolizione.
  4. Ra*Provenzano: complesso di edifici addossati alla Collegiata di Provenzano.
    L'intervento dovrà provvedere alla ristrutturazione degli ambienti che si affacciano sul vicolo del Fontino e dei locali della sagrestia, al restauro dell'Oratorio del suffragio, valutando l'opportunità di riaprire il vicolo.
    • destinazioni d'uso: residenze urbane, servizi per il culto, ricreativi e sociali
    • tipi di intervento: manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro dell'Oratorio, ristrutturazione edilizia (interventi del tipo e1,e4)
    • strumento di intervento: intervento edilizio diretto
  5. Ra*Onda1, Ra* Onda 2, Ra*Onda 3: isolati di schiere rifuse che si sono addensate occupando gli spazi originariamente occupati da orti e giardini.
    L'intervento dovrà garantire il miglioramento delle condizioni igieniche anche attraverso l'eliminazione di alcune parti e la riorganizzazione degli spazi scoperti.
    • destinazione d'uso e tipi di intervento previsti dagli artt. 114 e 116 per i singoli edifici, demolizione senza ricostruzione di volumi incongrui, sistemazione del suolo,
    • strumento di intervento: intervento edilizio diretto e piano urbanistico attuativo per il risanamento dell'intero isolato
  6. Ra*Ex Tiratoi di Fontebranda: isolato densamente costruito con schiere e schiere rifuse, caratterizzato dalla presenza di edifici provvisti di logge originariamente destinati alla lavorazione della lana.
    L'intervento dovrà prevedere la sistemazione della parte interna dell'isolato con la demolizione degli edifici recenti estranei alla regola insediativa ed il ripristino delle corti, la riapertura delle logge e un trattamento unitario degli edifici perimetrali.
    • destinazione d'uso: residenze urbane, servizi sociali e ricreativi
    • tipi di intervento: manutenzione ordinaria, risanamento conservativo con demolizione senza ricostruzione di volumi incongrui, restauro delle facciate negli edifici perimetrali, sistemazione del suolo
    • strumento di intervento: intervento edilizio diretto e piano urbanistico attuativo per risanamento conservativo e restauro.
  7. Ra*Vallepiatta 2: complesso di edifici che segna il margine sul pendio di Fontebranda.
    L'intervento dovrà valorizzare il margine e recuperare gli spazi scoperti, eventualmente riaprendo il vicolo delle Carrozze.
    • destinazione d'uso: residenze urbane; giardini di uso pubblico
    • tipi di intervento: manutenzione ordinaria, risanamento conservativo, sistemazione del suolo
    • strumento di intervento: intervento edilizio diretto e piano urbanistico attuativo per risanamento conservativo e sistemazione del suolo.
  8. Ra*:S. Prospero: insediamento in pendio di villini, palazzine e case a blocco realizzati all'interno di lotti di forma irregolare. La scacchiera che caratterizza l'impianto generale è deformata dall'andamento del terreno con tracciati principali disposti parallelamente alle curve di livello e tracciati secondari disposti perpendicolarmente.
    La salvaguardia della regola insediativa comporta:
    • mantenimento delle dimensioni, dell'andamento delle strade e della loro sistemazione superficiale, delle scalinate, degli spazi scoperti d'uso pubblico, delle alberature;
    • destinazione d'uso: residenze urbane;
    • tipi di intervento sugli edifici : manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria (interventi del tipo b1, b2, b3, b4, b5 e b6 - senza modifica dei materiali- ,b7, b8- mantenendo le caratteristiche esistenti-, b9 - con soli infissi a doppio vetro camera-, b11,b12), risanamento conservativo (l'alterazione in aumento del numero di unità abitative esistenti, è consentita solo negli organismi edilizi costituenti una unica unità immobiliare e comunque fino al conseguimento di un numero di unità immobiliari massimo pari al numero dei piani abitabili), restauro;
    • sistemazione a giardino degli spazi scoperti.
    • strumento di intervento: intervento edilizio diretto.
  9. Ra*: Ravacciano 3: insediamento unitario su terreno in pendio caratterizzato da tre fasce edificate (con case a blocco isolate e in linea di 4 piani) tra loro parallele e grossomodo disposte lungo le curve di livello. L'insediamento è servito da due strade, una centrale ed una di margine verso la valle.
    La salvaguardia della regola insediativa comporta:
    • mantenimento delle dimensioni e dell'andamento delle strade, degli orti che occupano lo spazio scosceso chiuso tra gli edifici;
    • destinazione d'uso: residenze urbane;
    • tipi di intervento sugli edifici : manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria (interventi del tipo b1, b2, b3, b4, b5 e b6 - senza modifica dei materiali- ,b7, b8- mantenendo le caratteristiche esistenti-, b9 - con soli infissi a doppio vetro camera-, b11,b12), risanamento conservativo (l'alterazione in aumento del numero di unità abitative esistenti, è consentita solo negli organismi edilizi costituenti una unica unità immobiliare e comunque fino al conseguimento di un numero di unità immobiliari massimo pari al numero dei piani abitabili), restauro;
    • mantenimento delle pavimentazioni esterne e dei giardini.
    • strumento di intervento: intervento edilizio diretto.
  10. Ra*: Ravacciano 4: insediamento regolare di case a blocco disposte al centro del lotto col lato lungo perpendicolare alla strada e alle curve di livello, aderenti alla pendenza con 3 piani a monte e 4 a valle. Le case sono abbinate e si fronteggiano: un percorso pedonale pavimentato conduce dalla strada ai vani scala
    La salvaguardia della regola insediativa comporta:
    • mantenimento di percorsi e spazi comuni;
    • destinazione d'uso: residenze urbane;
    • tipi di intervento sugli edifici : manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria (interventi del tipo b1, b2, b3, b4, b5 e b6 - senza modifica dei materiali- ,b7, b8- mantenendo le caratteristiche esistenti-, b9 - con soli infissi a doppio vetro camera-, b11,b12), risanamento conservativo (l'alterazione in aumento del numero di unità abitative esistenti, è consentita solo negli organismi edilizi costituenti una unica unità immobiliare e comunque fino al conseguimento di un numero di unità immobiliari massimo pari al numero dei piani abitabili), restauro;
    • mantenimento dei giardini e degli orti sul fronte e sul retro
    • strumento di intervento: intervento edilizio diretto.
  11. Ra*: Valli: insediamento unitario di case a blocco di 3 piani, isolate o aggregate, disposte ai bordi di un semi-anello stradale.
    La salvaguardia della regola insediativa comporta:
    • mantenimento della dimensione e dell'andamento della strada;
    • destinazione d'uso: residenze urbane;
    • tipi di intervento sugli edifici: manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria (interventi del tipo b1, b2, b3, b4, b5 e b6 - senza modifica dei materiali- ,b7, b8- mantenendo le caratteristiche esistenti-, b9 - con soli infissi a doppio vetro camera-, b11,b12), risanamento conservativo (l'alterazione in aumento del numero di unità abitative esistenti, è consentita solo negli organismi edilizi costituenti una unica unità immobiliare e comunque fino al conseguimento di un numero di unità immobiliari massimo pari al numero dei piani abitabili), restauro;
    • mantenimento dei giardini e degli orti.
    • strumento di intervento: intervento edilizio diretto.
  12. Ra*: Petriccio 2: insediamento unitario su pendio caratterizzato da un tracciato a spina di pesce che organizza la disposizione degli edifici (case a blocco isolate e in linea con 3 piani a monte e 4 a valle) entro lotti disposti secondo la linea di massima pendenza. I limiti dell'insediamento sono segnati da edifici in linea paralleli e ruotati di 45 gradi rispetto agli altri.
    La salvaguardia della regola insediativa comporta:
    • mantenimento della dimensione e dell'andamento delle strade;
    • destinazione d'uso: residenze urbane;
    • tipi di intervento sugli edifici: manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia (interventi del tipo e1, e2);
    • mantenimento dei giardini e degli orti.
    • strumento di intervento: intervento edilizio diretto.
  13. Ra*:S. Miniato: insediamento unitario caratterizzato da case a corridoio centrale disposte a gradoni perpendicolarmente alle curve di livello (3 piani a monte, 4 a valle) e leggermente aperte a ventaglio verso la valle. L'insediamento è servito da due strade che si chiudono a formare un anello. Lungo la principale, parallela alle curve di livello, si allineano case a blocco di 4 piani che segnano il limite a monte; l'altra strada sottopassa gli edifici gradonati distribuendo gli accessi ai parcheggi e servendo i negozi collocati ai piani terra.
    La salvaguardia della regola insediativa comporta:
    • mantenimento della gerarchia stradale, dell'articolazione dei percorsi pedonali e degli spazi scoperti, pavimentati e piantumati;
    • destinazione d' uso: residenze urbane; negozi, botteghe artigianali, bar, ristoranti ai piani terra, uffici e studi professionali;
    • tipi di intervento sugli edifici: manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia (interventi del tipo e1). Per interi corpi di fabbrica è ammesso il rivestimento delle facciate con laterizio tradizionale con cromatismi da concordare con l'ufficio comunale preposto. In tal caso è altresì consentita la modifica delle coperture esistenti (piane) con tetto a falde a bassa pendenza realizzate con materiali a finitura superficiale in rame alluminio o simili purché la linea di colmo e la gronda rimangano comprese entro il perimetro e l'altezza del parapetto di bordo. Tali interventi non comportando aumento della S.n.p. non saranno considerati come aumento della volumetria esistente.
    • strumento di intervento: intervento edilizio diretto.

(modifiche introdotte dalla variante al P.R.G approvata con delibera C.C. n.303 del 24 novembre 1998)


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